L’esiguo catalogo noto di Colombe può essere arricchito oggi di una grande, significativa tela, raffigurante la Buona Ventura che giunge a costituire il suo capolavoro e senz’altro la prima delle sue opere note. Della corretta paternità del dipinto fa fede l’iscrizione riportata nei fogli di carta tenuti nella mano sinistra dal giovane: “Francesco Colombo di Lorena Pingebat” (identica a quella del San Girolamo, inequivocabile italianizzazione del patronimico francese François Colombe du Lys.
Un’importante architettura incornicia la scena di evidente matrice caravaggesca, qui magnificamente interpretata con uno stile che si attarda sull’elemento esornativo e il gusto per i dettagli e i colori sgargianti, stesi a pennellate fresche e veloci, debitrici tanto a Claude Vignon quanto a George de La Tour