Antonio Carneo (Concordia Sagittaria, 1637 – Portogruaro, 1692) impiegò la maggior parte della sua carriera nell’area Veneto-Friulana, con particolare interesse per la città di Udine, dove lavorò per più di un ventennio realizzando numerosi dipinti per i conti Leonardo e Giovan Battista Caiselli. Apprese i rudimenti della pittura dal padre, anch’egli pittore, ma si specializzò in seguito grazie all’assidua osservazione dei grandi maestri veneziani del ‘500. Nella sua pittura si ritrovano confluenze stilistiche vicine alla maniera di Bernardo Strozzi come a quella di Luca Giordano, pittore che, verso la metà del ‘600, diede avvio al filone dei cosiddetti “tenebrosi”. L’intensa drammaticità e i forti contrasti chiaroscurali dei lavori di questi artisti sono spesso caratteristici e ritrovabili nei lavori del Carneo.
Il dipinto qui presentato ritrae un Condottiero Romano che fu probabilmente realizzato intorno alla metà del sesto decennio del ‘600. La stesura del colore fatta con le caratteriste pennellate vorticose è incofondibile e ci permette di collocare con sicurezza il dipinto nel catalogo di opere di Antonio Carneo.